La colina: Un nutriente chiave durante la gravidanza e l’allattamento

10 dicembre, 2019 , ,

Alcune recenti analisi effettuate in Canada e negli Stati Uniti indicano che dall’82% al 92% delle donne incinte hanno un apporto insufficiente di colina. In effetti, un’analisi effettuata su 593 donne americane incinte, nell’ambito della National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES)del 2005-2014, ha rivelato che il 92% delle donne incinte non raggiungono l’apporto sufficiente di colina. Il loro apporto medio di colina era di 320mg al giorno, ossia 140mg in meno rispetto all’apporto quotidiano raccomandato di 450mg. Un nuovo studio effettuato su 274 donne incinte residenti nel sud dell’Ontario ha comparato l’apporto di colina attraverso gli alimenti e gli integratori alle attuali raccomandazioni, e ha ottenuto risultati simili: solo il 18% delle donne incinte raggiunge l’apporto sufficiente di colina.

Fonti alimentari di colina

La colina è un nutriente essenziale, ossia un nutriente che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare in modo sufficiente per rispondere al nostro fabbisogno. Per questa ragione è importante assumerne a sufficienza attraverso l’alimentazione. La tabella seguente illustra le principali fonti alimentari di colina.

Tabella 1: Fonti alimentari di Colina

Funzioni della colina nelle donne incinte

La colina è necessaria per lo sviluppo della placenta, per il carico di lavoro degli organi della madre e per la crescita degli organi del feto. Un consumo insufficiente di colina è stato associato alla preeclampsia, alla colestasi gravidica (disturbo del fegato che può essere pericoloso per il feto), e al fegato grasso durante la gravidanza. Un basso tasso ematico di colina è stato inoltre associato al rischio di malformazioni del tubo neurale. Infine, un apporto sufficiente di colina nel corso della gravidanza potrebbe essere importante per lo sviluppo della memoria nel bambino. In effetti, secondo uno studio, i bambini nati da madri con un apporto sufficiente di colina durante la gravidanza dimostravano una migliore memoria all’età di sette anni, rispetto ai bambini nati da madri il cui apporto di colina rappresentava solamente il 50% dell’apporto sufficiente.

Fabbisogno di colina durante la gravidanza e l’allattamento

L’apporto sufficiente di colina è di 450mg al giorno durante la gravidanza, e di 550mg al giorno durante l’allattamento. Le madri che allattano hanno bisogno di una quantità supplementare per supplire alle esigenze del loro corpo e a quelle del loro neonato in fase di sviluppo. È importante sapere che gli integratori multivitaminici prenatali contengono in genere poca colina, o addirittura ne sono privi.

La dieta gravidanza di SOSCuisine permette di soddisfare il fabbisogno quotidiano di colina delle donne incinte. Può essere utile per le donne che non consumano uova regolarmente di assumere un integratore di colina durante la gravidanza. È raccomandato assumere un integratore durante l’allattamento.


Fonti

  • Wallace et Fulgoni (2017) Usual Choline Intakes Are Associated with Egg and Protein Food Consumption in the United States. Nutrients; 9(8): 839.
  • Moore et coll. (2020) Diet in Early Pregnancy: Focus on Folate, Vitamin B12, Vitamin D, and Choline. Can J Diet Pract Res (Sous Presse).
  • National Institutes of Health (NIH). Choline Fact Sheet for Health Professionals, dernière mise à jour en juillet 2019. https://ods.od.nih.gov/factsheets/Choline-HealthProfessional/
  • Bailey et coll. (2019) Estimation of Total Usual Dietary Intakes of Pregnant Women in the United States. AMA Network Open; 2(6):e195967.

Autori

Kathryn Adel
Kathryn è titolare di una laurea in kinesiologia e una in alimentazione, e di un master in alimentazione sportiva. È membro dell’OPDQ e dell’Academy of Nutrition and Dietetics. Atleta di mezzofondo, ha corso per la squadra olimpica di Montréal e il Rouge et Or. Kathryn è specializzata in alimentazione sportiva, perdita di peso, diabete, salute cardiovascolare e gastrointestinale. Kathryn ha molta esperienza con l'approccio FODMAP e ha completato la certificazione dell'Università Monash.

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