Digiunare per vivere più a lungo ?

11 gennaio, 2018 ,

Il digiuno sembra essere la nuova moda di gran tendenza. Che si tratti di un digiuno di poche ore, di qualche giorno o intermittente viene considerato un vero e proprio toccasana. Ma è tutto vero ?

Effetti fisiologici del digiuno

Durante un periodo di digiuno il corpo va incontro a diversi adattamenti fisiologici. In mancanza di cibo l’organismo deve utilizzare le risorse di cui dispone per poter continuare a funzionare. Durante le prime ore (o giorni, a seconda dell’attività fisica, dell’età, ecc.) di digiuno, il corpo utilizza le sue riserve di glicogeno (un carboidrato complesso immagazzinato nei muscoli e nel fegato) come fonte di energia. Quando queste sorte si esauriscono il corpo ricorre alle sue riserve di grassi e chetoni per ottenere l’energia di cui ha bisogno.

Oltre a questi cambiamenti relativi al suo approvvigionamento energetico il corpo modifica alcune delle sue funzioni in modo da ridurre il fabbisogno energetico : i sistemi di crescita e sviluppo vengono sospesi per distribuire le risorse verso la riparazione e il mantenimento dell’organismo. Questo cambiamento nell’utilizzo dell’energia disponibile provoca la soppressione degli ormoni della crescita, e ciò potrebbe avere un ruolo nella prevenzione dell’invecchiamento. Ecco da dove nasce l’ipotesi che il digiuno potrebbe prolungare la vita del 20% !

Digiunare, ma per quanto tempo ?

L’idea di poter prolungare la propria vita è senz’altro allettante… ma nel quotidiano è poco realistico pensare di riuscire a non mangiare per diversi giorni. In risposta a questo problema sono apparse diverse forme di digiuno, tra cui il digiuno intermittente.

Le persone che seguono questo tipo di digiuno possono procedere in due modi : possono decidere di non mangiare (o mangiare pochissimo) per diversi giorni a settimana, in alternanza a dei giorni in cui mangiano normalmente ; oppure possono stabilire dei periodi di uno o più giorni a settimana durante i quali non mangiano (ad esempio, non mangiare tra le 15:00 e le 7:00 della mattina successiva). In teoria si potrebbe anche dire che il “digiuno” a cui noi tutti ci sottoponiamo quando non mangiamo nulla tra la cena e la colazione del giorno dopo (tranne chi si concede il classico spuntino di mezzanotte !) potrebbe essere salutare.

Ciò detto, gli studi non ci permettono ancora di stabilire quale tipo di digiuno è meglio attuare o quale tra essi apporta maggiori benefici, ammesso che ci siano effetti benefici per gli esseri umani. Fino ad ora la maggior parte degli studi condotti sull’uomo sono stati effettuati dall’equipe di ricercatori del Longevity Institute dell’Università della California del Sud (USC), sotto la direzione del Prof. Valter Longo. Nonostante i risultati promettenti ottenuti dall’equipe, sono ancora troppo pochi i dati che provengono da ricerche su esseri umani per poter raccomandare il digiuno come mezzo per allungare la vita.

Quali sono invece gli effetti del digiuno sulle malattie cardiovascolari, il diabete, alcuni tipi di cancro ? Farò il punto sugli ultimi dati a nostra disposizione in un prossimo articolo.


Fonti

Autori

Jef L'Ecuyer
Nutrizionista/dietista, membro dell'OPDQ e dei Dietisti del Canada, Jef propone una visione semplice, efficace e pratica riguardo la pianificazione dei pasti quotidiani.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito web utilizza dei cookie per offrire la migliore esperienza utente e assicurare buone prestazioni, la comunicazione con i social network o la visualizzazione di annunci pubblicitari. Cliccando su "ACCETTO", acconsenti all'uso dei cookie in conformità con la nostra politica sulla privacy.